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In poësi pictura: la painterlike vision di Henry James
Intonti, Vittoria
2017-07-25
Abstract
Negli scritti critico-teorici, Henry James instaura un rapporto analogico tra la letteratura e le arti visive, ossia pittura, architettura e teatro. Egli fa suo ora il linguaggio dell’architetto ora quello del drammaturgo e ritorna con insistenza sul problema della ‘rappresentazione’ e sulla necessità ineludibile per il romanziere di rappresentare. Le metafore architettoniche vengono utilizzate dall’autore per precisare la sua idea di romanzo come un’arte, con regole altrettanto rigorose quanto quelle delle altre arti. James instaura queste analogie per legittimare le aspirazioni artistiche del “novel”, per rivendicare al romanzo la dignità e lo statuto di opera d’arte.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Vittoria Intontì,'
In poesi pictura: la painterlike vision di Henry James', in: Giuseppe Sertoli, Goffredo Miglietta (a cura di), "Transiti letterari e culturali. Volume I", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste,1999 pp. 369-381
In poesi pictura: la painterlike vision di Henry James', in: Giuseppe Sertoli, Goffredo Miglietta (a cura di), "Transiti letterari e culturali. Volume I", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste,1999 pp. 369-381
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it
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