01. Esperienze urbane. Spazi pubblici e città contemporanea

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Come un modulo formativo, sviluppato nell’ambito dei percorsi in continuità e alternanza scuola-università, può offrire l’opportunità per sperimentare nuovi modi per costruire e trasmettere conoscenze sulla città e sul suo progetto? È questa la domanda che ha guidato le autrici nell'organizzazione di un processo di esplorazione e progetto degli spazi pubblici in un quartiere di edilizia pubblica di Trieste. Un processo di apprendimento fondato sul fare esperienza dello e nello spazio urbano, mettendo in campo diversi sguardi e competenze (dell'etnografo, dell'urbanista, dell'artista), e utilizzando categorie di lettura percettiva. Un percorso formativo e di riflessione che ha portato a interrogarsi su significati, forme e possibilità di riqualificazione degli spazi aperti pubblici, ma anche sul ruolo che l'Università può rivestire nel promuovere una rinnovata consapevolezza dei valori spaziali della città e sulla necessità di contribuire a supportare forme di cittadinanza più attiva.

Sara Basso è ricercatore di Urbanistica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, dove coordina il laboratorio di Progettazione urbanistica I del corso di studi in Architettura. I suoi principali interessi di ricerca sono lo studio delle forme e delle tecniche del progetto urbano, inteso come strumento di conoscenza e prefigurazione della città contemporanea e dello spazio abitabile.

Paola Di Biagi è professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, dove insegna Teoria e progetto dello spazio urbano e all’interno dei laboratori di Progettazione urbanistica I e II del corso di studi in Architettura. Si occupa dello studio e del progetto della città contemporanea, con particolare attenzione ai temi della riqualificazione dell’edilizia sociale e dello spazio pubblico. Su questi argomenti ha scritto saggi e promosso ricerche, concorsi, mostre e convegni nazionali e internazionali.

Elena Marchigiani è ricercatore di Urbanistica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, dove coordina il laboratorio di Progettazione urbanistica II del corso di studi in Architettura. Ha pubblicato saggi critici, sviluppato ricerche e organizzato mostre ed eventi sulla storia e sul progetto della città contemporanea, con particolare riguardo alla definizione e all’attuazione di politiche pubbliche, alla rigenerazione di contesti di edilizia sociale, alla costruzione e conduzione di pratiche di partecipazione e interazione nei processi di pianificazione e progettazione urbana.

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    Esperienze urbane. Spazi pubblici e città contemporanea
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
    Marchigiani, Elena
    ;
    Basso, Sara
    ;
    Di Biagi, Paola
    Come può un modulo formativo, sviluppato nell’ambito dei percorsi in continuità e alternanza tra scuola e università, offrire l’opportunità per sperimentare nuovi modi per trasmettere conoscenze sulla città e sulla sua trasformazione? È questa la domanda che nel 2017 ha guidato le docenti di progettazione urbanistica del corso di studi in Architettura del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste nell’organizzazione di “Esperienze urbane. Come esplorare e progettare gli spazi pubblici nelle periferie della città contemporanea”. Il breve percorso didattico compiuto con alcuni studenti delle scuole superiori di Trieste, Udine, Gorizia e Monfalcone, supportati da loro giovani colleghi del corso di studi in Architettura, si è configurato come un processo di apprendimento fondato sul fare esperienza dello e nello spazio urbano. Lavorando all’interno di un quartiere di edilizia pubblica di Trieste, Borgo San Sergio, e mettendo in campo diversi approcci e punti di vista (dell’urbanista, dell’etnografo, dell’artista), per una settimana ci siamo interrogati su significati, forme e possibilità di riqualificazione degli spazi aperti pubblici. Ripetuti sopralluoghi, momenti di discussione e di rielaborazione critica hanno scandito le attività del modulo formativo, i cui esiti sono illustrati in questo volume. L’auspicio è che il nostro racconto possa essere utile a nuove esperienze, fornendo stimoli anche a chi insegna nelle scuole, a supporto di iniziative future sempre più integrate nei contesti e improntate alla collaborazione tra discipline, istituzioni educative, persone e attori territoriali.
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