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Recent Submissions

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  • Publication
    Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 163 (2018)
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
      87  8376
  • Publication
    Combustibili fossili, aree protette marine e costiere e “Crescita Blu” in Italia: una prima analisi spaziale
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
    Diantini, Alberto
    ;
    Codato, Daniele
    ;
    Pappalardo, Salvatore Eugenio
    ;
    De Marchi, Massimo
    Il bacino del Mediterraneo, uno dei più importanti hotspot di biodiversità a livello mondiale, è interessato da attività di ricerca ed estrazione di petrolio e di gas, con il potenziale rischio di effetti negativi sui suoi delicati ecosistemi. Nonostante le importanti implicazioni, in letteratura le relazioni spaziali fra operazioni petrolifere e aree protette del Mediterraneo non sono state ancora adeguatamente esaminate. In questo contesto, il presente lavoro fornisce la prima analisi GIS della sovrapposizione fra blocchi di ricerca ed estrazione di gas e petrolio e aree protette in ambiti marini e costieri italiani. Lo scopo principale della ricerca è quello di individuare potenziali situazioni di criticità per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e conservazione della biodiversità in contesti marini e costieri, promossi dalle politiche europee di “Crescita Blu”. I risultati evidenziano che uno dei siti maggiormente interessati dalla ricerca ed estrazione di idrocarburi è il Parco del Delta del Po, il più vasto sistema di aree umide d’Italia.
      287  7785
  • Publication
    Cementificazione edilizia e paesaggi costieri. Il caso del Cilento
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
    Siniscalchi, Silvia
    Le coste italiane sono oggetto di trasformazioni invasive. La Campania, in particolare, vive un processo di degrado ecologico integrale. I casi più eclatanti non riguardano solo la fascia nord-occidentale della provincia di Napoli ma anche alcune aree del Salernitano che, pur essendo ricche di risorse naturali e geostoriche, sono divenute nel tempo oggetto di cementificazioni incontrollate e speculazioni edilizie. È il caso del Cilento, le cui coste, trasformate a scopo turistico, sono mutate nei caratteri visivi e ambientali. La comparazione diacronica tra fonti iconografiche e cartografiche lo rende evidente e tanto più eclatante, considerando l’esistenza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la presenza di scavi archeologici come quelli dell’antica Elea (oggi Ascea). Il contributo intende mettere in luce i presupposti e gli effetti di queste trasformazioni, considerando la normativa vigente e le sue criticità.
      343  520
  • Publication
    La Terra vista da mare: un progetto di lettura multidisciplinare delle coste liguri tra Ottocento e Novecento*
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
    Primi, Antonella
    ;
    Piana, Pietro
    ;
    Pizzimenti, Mauro
    Il contributo presenta l’articolazione e le prime fasi già realizzate di un progetto per una lettura multidisciplinare delle coste liguri tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. La prima parte è dedicata alla descrizione e analisi delle diverse tipologie di fonti, distinte tra quelle descrittivo-narrative e quelle iconografiche. Di seguito vengono illustrate sia le caratteristiche del Portolano e delle sue vedute di costa sia la documentazione testuale e iconografica sulle coste liguri prodotta da artisti locali e viaggiatori stranieri. Infine, si presenta l’organizzazione del database on line geolocalizzato che riunisce le molteplici fonti reperibili. L’obiettivo è quello di ricostruire e confrontare la conoscenza e la percezione delle coste liguri secondo diverse prospettive: i cartografi, i tecnici della navigazione, i naviganti, i migranti, i viaggiatori, gli artisti.
      250  518
  • Publication
    La distribuzione geografica della pericolosità in Liguria, per eventi pluviometrici estremi, nel periodo 1951-2010
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
    Pinna, Sergio
    ;
    Grava, Massimiliano
    L’obbiettivo del presente lavoro è quello di mettere in evidenza i caratteri della pericolosità per precipitazioni estreme nel territorio ligure. Lo studio si è basato sui dati di 60 stazioni, dei valori massimi annui delle piogge di durata di 1, 3, 6, 12 e 24 ore (relativamente al periodo 1951-2010), registrati dal Servizio Idrografico della sezione di Genova e dall’ARPAL. Mediante l’utilizzo di cartografia GIS, è stata rappresentata la distribuzione geografica della suddetta pericolosità, evidenziando così una marcata differenza fra il settore occidentale, con livelli non troppo elevati, e quello centro-orientale nel quale i fenomeni sono invece molto più marcati. È stata poi analizzata l’evoluzione temporale della pericolosità nel periodo in oggetto, analisi dalla quale non è emersa alcuna variazione significativa.
      200  102