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Evidenze sulle abitudini modali e sulla sostenibilità dei trasporti in ambito accademico.Il caso dell’Università di Trieste
Monte, Adriana
Giansoldati, Marco
2019
Abstract
La promozione di una mobilità universitaria sostenibile coerente con un’efficiente
allocazione energetica è oggi di particolare importanza come anche testimoniato
da numerose iniziative europee progettuali in questa direzione. In questo
senso, lo scopo di questo studio è comprendere quali sono le abitudini di mobilità
degli studenti, dei docenti e del personale tecnico amministrativo dell’Università
di Trieste, con particolare enfasi sulla sensibilità ambientale espressa dalla
comunità universitaria. Per far questo tra Novembre e Dicembre 2018 abbiamo
somministrato un questionario ad un campione di 267 rispondenti, dei quali 223
sono studenti, mentre i restanti 44 fanno parte del corpo docente o impiegati
come tecnici amministrativi. Il questionario ha permesso di raccogliere informazioni
sui percorsi giornalieri ed i mezzi impiegati, sulla sensibilità ambientale,
ma ha anche permesso di identificare il grado di efficacia che il rispondente attribuisce
ad una serie di ipotetiche politiche a supporto della mobilità sostenibile.
Abbiamo distinto le categorie dei rispondenti in pendolari giornalieri, residenti
in sede e fuori sede. Per ciò che attiene le abitudini di mobilità i risultati evidenziano
che i pendolari giornalieri utilizzano l’auto come mezzo ausiliario per raggiungere
un punto ove poi prendere il mezzo pubblico. Diversamente i soggetti
che risiedono a Trieste, ed anche vi lavorano o studiano, tendono ad utilizzare
tutte le modalità di trasporto proposte, a differenza anche di coloro che, quasi
tutti studenti, sono residenti in un comune diverso dal capoluogo giuliano, che
usano esclusivamente mezzi di trasporto pubblico, oppure vanno a piedi. Circa
un terzo dei rispondenti è convinto che l’impatto della propria mobilità sull’ambiente
sia contenuto e, evidenza che vale sorprendentemente, a prescindere dal
mezzo di trasporto impiegato per i propri spostamenti. I rispondenti affermano
che le politiche più efficaci per favorire la mobilità sostenibile sono date dall’offerta
di biglietti del bus o del treno a prezzi scontati, unitamente ad una maggiore
frequenza del trasporto pubblico. Diversamente, l’installazione di una stazione
di ricarica per auto elettriche e l’introduzione di una tariffa più cara per le auto
vengono indicate come le misure meno efficaci. Nonostante ciò quasi un terzo
dei rispondenti afferma che comprerebbe un’auto elettrica se ci fosse una stazione
di ricarica all’università. I fattori che influenzano maggiormente la scelta
di un mezzo di trasporto rispetto ad uno alternativo sono prevalentemente legati
al suo costo ed al tempo di viaggio, mentre i vantaggi ambientali ricoprono
purtroppo la posizione più bassa. Esiste comunque eterogeneità sui nell’importanza
attribuita ai fattori tra i diversi rispondenti, in base al luogo di residenza,
al mezzo di trasporto impiegato, e tra studenti e personale docente e tecnico
amministrativo.
The promotion of a sustainable university mobility consistent with an efficient
energy allocation is today of particular relevance as witnessed by a number of European
initiatives set up in this direction. In this respect, the scope of our study is
to understand which are the mobility habits of students, academic and administrative
staff members of the University of Trieste placing particular emphasis to the
environmental awareness of the university community. To do this we administered
between November and December 2018 a questionnaire to a sample of 267 respondents,
223 of them are students, whilst 44 are academics and white collar employees.
The questionnaire collects information on daily travel patterns, sensitivity to
environmental issues and respondents’ agreement on the level of efficacy of a set of
measures targeted to foster sustainable mobility. We observe that daily commuters use the car as an auxiliary means to reach a place where taking a public means of
transportation. Conversely, respondents who reside and either work or study in
Trieste tend to employ all modalities, but in a disjoint manner, whilst interviewees,
especially students, who do not reside in Trieste, but live in the city during the
week, employ almost exclusively a public means of transportation, or they walk.
Circa one third of respondents are convinced that the impact of their mobility on
the environment is limited, surprisingly in a similar fashion for respondents employing
different means. The interviewees also state that the most effective policy
to foster sustainable mobility would be to offer discounted bus or train tickets, as
well as a higher frequency in the routes of public means. Conversely, setting up a
charging station for electric cars and introduce higher parking fares for cars are
ranked as the least effective, but, surprisingly almost a third of respondents said
they would be inclined to buy an electric car if there were a charging station at the
university. The factors that affect the most the choice of a means with respect to
an alternative are primarily related its cost and its travel time, with environmental
advantages placed at the bottom of the ranking. Heterogeneity, however, exists, on
the latter aspect amongst respondents according to the place of residency, means
of transportation used, and between a student or a member of the academic or
administrative staff.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Adriana Monte, Giansoldati Marco, "Evidenze sulle abitudini modali e sulla sostenibilità dei trasporti in ambito accademico.Il caso dell’Università di Trieste" in: "La decarbonizzazione dei trasporti: è un obiettivo possibile?", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2019, pp. 197-219
Languages
it
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