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La formazione dell’immagine cartografica del Portogallo in alcune mappe del XVIII secolo
The formation of the cartographic image of Portugal in some 18th century maps
De Iulio, Rosario
2019
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e-ISSN
2282-572X
Abstract
A partire dal Medio Evo, le rappresentazioni cartografiche realizzate
in Portogallo furono essenzialmente di carattere locale, originate in
gran parte per scopi bellici o di confronto geo-politico, per cui erano
considerate dei documenti segreti accessibili e consultabili solo a
pochi, come militari, politici e diplomatici.
Con l’Época dos Descobrimentos l’interesse cartografico fu rivolto
essenzialmente alla rappresentazione delle nuove terre scoperte, per
cui la cartografia nazionale rimase in secondo piano, salvo qualche
produzione di carte regionali con lo scopo di rafforzare le difese lungo
il confine spagnolo. Questa situazione grossomodo restò immutabile
sino al secolo XVIII, sin quando non si sentì la necessità di
avere una rappresentazione cartografica unitaria di tutto il paese redatta
secondo metodi scientifici, così come è stato sostenuto dell’ingegnere
militare Manuel de Azevedo Fortes (1720). Durante tutto il
secolo dei Lumi furono realizzate diverse corografie, principalmente
da parte di autori stranieri.
L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare, attraverso le carte
più diffuse, la formazione dell’immagine cartografica del Portogallo
durante il XVIII secolo, in un periodo di grandi mutamenti storici e
politici dove le carte costituiscono forse la testimonianza culturale
più originale. Ogni documento cartografico selezionato sarà inquadrato
nel contesto socio-culturale che lo ha prodotto, attraverso
un’analisi compiuta secondo il metodo della decostruzione della
carta.
From the Middle Ages, the cartographic representations made in Portugal
were mostly local and mainly originated for war purposes or
geopolitical confrontation. This is the reason why they were considered
secret documents and accessible only to very few people, such
as military staff, politicians, and diplomats. With the "Época dos discobrimentos"
the cartographic interest was principally aimed at the
representation of the new discovered lands, so that the national cartography
remained in the background, except for some production
of regional maps with the aim of strengthening the defences along
the Spanish border. This situation remained roughly unchanged until
the eighteenth century until it was felt the need to have a unitary
cartographic representation of the whole country drawn up according
to rigorous scientific methods, as claimed by the military engineer
Manuel de Azevedo Fortes (1720). Throughout the century of the enlightenments,
several chorographies were made, mainly by foreign
authors.
The aim of this study is to examine, through the most popular maps,
the formation of the cartographic image of Portugal during the eighteenth
century, in a period of great historical and political changes
where the maps are perhaps the most original cultural testimony.
Each selected cartographic document will be framed in the socio-cultural
context that the product produces, through an analysis carried
out according to the method of deconstruction of the map.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Rosario De Iulio, "La formazione dell’immagine cartografica del Portogallo in alcune mappe del XVIII secolo/The formation of the cartographic image of Portugal in some 18th century maps", in: Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 167 (2019), pp. 4-15
Languages
it
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