Il nuovo codice civile rumeno fra tradizione e innovazione
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Al pari di molte altre, la storia del diritto privato rumeno si autonarra fra fenomeni di stratificazione e ibridazione, trapianti e rigetti, contaminazioni e originali elaborazioni. Un’ennesima e puntuale conferma del carattere ibrido e della natura complessa dell’esperienza rumena ci deriva dalla recente opera di ricodificazione coronata nel 2011 con l’adozione di un nuovo Codice civile. Invero, nel panorama delle riforme recenti, il Nou Cod Civil si fa apprezzare quale raro esperimento normativo le cui disposizioni, seme e frutto dell’ibridazione di elementi locali e spunti foresti, risultano versate alla ricerca di un sofisticato equilibrio fra rispetto per la tradizione locale ed esigenze di innovazione. È proprio alla luce di siffatto equilibrio, che il presente lavoro si propone di tracciare un’analisi dei più importanti elementi di continuità e di novità recati dal Codice. In tale ottica, il volume offrirà dapprima una panoramica storica delle evoluzioni e dei sostrati che nel tempo hanno contrassegnato lo sviluppo del diritto privato rumeno, per poi approfondire alcuni specifici tratti, regole e istituti espressione incontrovertibile del compromesso fra tradizione e innovazione realizzato dal Nou Cod Civil.
Denise Marino, è giurista di impresa e si occupa attualmente di diritto societario internazionale. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Trieste e ha conseguito il Ph.D. in Scienze Giuridiche all’Università degli Studi di Udine. Presso il Dipartimento IUSLIT dell’Università degli Studi di Trieste, è cultrice della materia in Diritto Comparato ed è stata assegnista di ricerca. È autrice di saggi in materia di pluralismo giuridico e riforme del diritto privato.
Denise Marino, è giurista di impresa e si occupa attualmente di diritto societario internazionale. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Trieste e ha conseguito il Ph.D. in Scienze Giuridiche all’Università degli Studi di Udine. Presso il Dipartimento IUSLIT dell’Università degli Studi di Trieste, è cultrice della materia in Diritto Comparato ed è stata assegnista di ricerca. È autrice di saggi in materia di pluralismo giuridico e riforme del diritto privato.