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Il ripostiglio di Celò (Pulfero, UD)
Nardini, Anna
Canovaro, Caterina
Angelini, Ivana
2019
Abstract
Il ripostiglio di Celò (metà XII-inizio XI secolo a.C.), insieme ad altri bronzi coevi dalle Valli del Natisone, risulta significativo per comprendere il ruolo di questo percorso fluviale nella tarda Età del Bronzo. Nell’arco di un secolo, le Valli del Natisone vedono crescere l’importanza del loro ruolo mediatore, enfatizzato dalla posizione strategica posta al centro delle rotte che collegavano le cerchie minerarie alpine e transalpine con i centri padano-veneti e con i distretti danubiano-balcanici. Se in un primo momento (BM-BR1) esse sono teatro di scambi diffusi e costituiscono una delle molteplici vie di scambio dell’epoca, nella fase successiva (BR2-BF1) si apprestano a diventare degli interlocutori preferenziali, fino a mediare rapporti sistematici ed esclusivi (BF2) tra queste aree. La vicinanza ai centri minerari delle Alpi ed il facile collegamento con la pianura friulana permettevano di rendere le Valli del Natisone punti di passaggio obbligati nel sistema di approvvigionamento e distribuzione del metallo. La maggior parte dei bronzi di Celò appartiene a tipologie alpine, evidenza sintomatica di una preferenza dei contatti con queste regioni. Tale evidenza sarebbe corroborata anche dalle analisi archeometriche: il rame di alcuni bronzi sarebbe di provenienza sud-alpina (Trentino Alto-Adige e Veneto), mentre quello di altri, su cui permangono ancora dei dubbi, potrebbe essere ricondotto a giacimenti dell’area austriaca e svizzera.
The Celò hoard (half XII-beginning XI century BC), along with other contemporary bronzes from the Natisone Valleys, is meaningful to understand the role of this river route during the Late Bronze Age. In a century, the Natisone Valleys see the increasing importance of their mediating role, which is emphasized by the strategic position in the middle of the routes connecting the alpine and transalpine mining regions with the Padano-Veneto sites and the Danube- Balkan districts. Initially (BM-BR1), they were involved in widespread exchanges and represented one of the many trade routes of the period. In the following phase (BR2-BF1), they are in the process of becoming preferential interlocutors up to mediate systematic and exclusive relationships between these areas at the later stage (BF2). Due to their proximity both to the alpine mining sites and the Friulian plain, the Natisone Valleys represented important crossing points for metal supply. Most of the Celò bronzes belongs to alpine typologies and this may mean that these regions are preferred for relationships. This evidence would even be strengthened by the archaeometric analysis: the copper of some bronzes would have a south-alpine origin (Trentino Alto-Adige and Veneto), instead of that of others would have a transalpine origin (Austria and Switzerland), but, as regards the latter, there are still some doubts.
Subjects
Ripostigli
Tarda Età del Bronzo
Caput Adriae
circolazione del bron...
relazioni a lunga dis...
analisi archeometallu...
studio di provenienza...
analisi degli isotopi...
Hoards
Late Bronze Age
northern Adriatic reg...
bronze circulation
long-distance relatio...
archaeometallurgical ...
Provenance study
Lead Isotopes Analysi...
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Anna Nardini, Caterina Canovaro, Ivana Angelini, "Il ripostiglio di Celò (Pulfero, UD)", in: "West&East, 4 (2019)", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2019, pp. 38-92
Languages
it
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