17 poesie del giudeo. Con un’appendice di pagine di Fölkel in poesia e in prosa degli anni Cinquanta

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Prima della sua affermazione come poeta – con Monàde. 33 poesie del giudeo (Guanda, 1978) – e come prosatore e saggista, Ferruccio (Fery) Fölkel pubblica una plaquette di poesie (13 poesie del giudeo, Edizioni del Canzoniere, 1954) con lo pseudonimo di Ernesto Belgrano. Il libretto, qui riproposto assieme ai testi di alcune poesie e di un racconto (Cronaca del giudeo) degli anni Cinquanta, ci propone la visita a un interessante e coinvolgente laboratorio, in cui Fölkel andava elaborando temi, riflessioni, cifre di scrittura che sarebbero poi confluiti nella sua attività dei decenni successivi. Con spunti e rinvii di grande interesse a eventi e contesti che avevano segnato la sua vita: in particolare, la condizione di “giudeo” che gli derivava dalla famiglia paterna, ebraica di origine ungherese, e la partecipazione alla “guerra antifascista” durante la quale – come scriveva nella nota di copertina di Monàde – aveva “collaborato con gli “Angloamericani”. Una testimonianza-documento, ma anche un momento di ricerca con molte note di genuina e incisiva originalità.  

Ferruccio (Fery) Fölkel (Trieste 1921 - Monfalcone 2002). Di famiglia ebraica e di origine ungherese da parte paterna (il padre era divenuto cattolico) e sloveno-tedesca e cattolica da parte materna, Fölkel è stato a lungo tra i funzionari di alto grado della redazione della casa editrice Mondadori. Tra gli ideatori degli “Oscar”, ha seguito e diretto collane di prestigio della casa editrice, svolgendo anche attività di traduttore. Dopo una silloge di poesie 13 poesie del giudeo (Roma, Edizioni del Canzoniere) pubblicata nel 1954 con lo pseudonimo di Ernesto Belgrano, ha pubblicato Monàde. 33 poesie del giudeo (Milano, Guanda, 1978; e Trieste, Il ramo d’oro, 2002; ed. francese: Balivernes, Parigi, Triestiana-Éditions de l’éclat, 2022) e Racconto del 5744 (Pordenone, Studio Tesi, 1987: versi e prosa). Con Carolus L. Cergoly ha firmato Trieste provincia imperiale. Splendore e tramonto degli Asburgo (Milano, Bompiani, 1983; la sua parte è intitolata Giallo e nero era il mio Impero). Nel 1979 ha pubblicato La Risiera di San Sabba (Milano, Mondadori, 1979; e BUR, 2000). A sua cura, sono state pubblicate Storielle ebraiche, Milano, BUR, 1988; Nuove storielle ebraiche, ivi, 1990; Cinque sogni e altre storie ebraiche, ivi, 1999.

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    17 poesie del giudeo. Con un’appendice di pagine di Fölkel in poesia e in prosa degli anni Cinquanta
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2023)
    Belgrano, Ernesto
    ;
    Fölkel, Ferruccio
    ;
    Guagnini, Elvio
    Prima della sua affermazione come poeta – con Monàde. 33 poesie del giudeo (Guanda, 1978) – e come prosatore e saggista, Ferruccio (Fery) Fölkel pubblica una plaquette di poesie (13 poesie del giudeo, Edizioni del Canzoniere, 1954) con lo pseudonimo di Ernesto Belgrano. Il libretto, qui riproposto assieme ai testi di alcune poesie e di un racconto (Cronaca del giudeo) degli anni Cinquanta, ci propone la visita a un interessante e coinvolgente laboratorio, in cui Fölkel andava elaborando temi, riflessioni, cifre di scrittura che sarebbero poi confluiti nella sua attività dei decenni successivi. Con spunti e rinvii di grande interesse a eventi e contesti che avevano segnato la sua vita: in particolare, la condizione di “giudeo” che gli derivava dalla famiglia paterna, ebraica di origine ungherese, e la partecipazione alla “guerra antifascista” durante la quale – come scriveva nella nota di copertina di Monàde – aveva “collaborato con gli “Angloamericani”. Una testimonianza-documento, ma anche un momento di ricerca con molte note di genuina e incisiva originalità.  
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