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Dissesto idrogeologico e gestione del territorio a Mutina e nel suo suburbio tra V e VI secolo. Nuovi dati dagli scavi e dalle datazioni radiocarboniche e dendrocronologiche
Labate, Donato
Bottazzi, Gianluca
2021
Abstract
Mutina, colonia civium Romanorum fondata nell’anno 183 a.C., è posta in media pianura, lungo la via Aemilia e nell’area depressa tra i fiumi Secchia e Panaro. La particolare posizione topografica, con attinenze fluviali e presenza di paludi, è evidenziata dalle fonti nel 43 a.C. durante la “Guerra di Modena”. Sorta in un’area di “deficit sedimentario” nella quale venivano naturalmente incanalati i torrenti Cerca e Tiepido – dotati di un proprio bacino collinare – ed altri corsi minori, Mutina romana, tardoantica ed altomedievale fu soggetta a successive e ripetute esondazioni e deposizioni di sedimenti alluvionali che rialzarono in più momenti il piano di calpestio in una estesissima porzione del suo suburbio e, conseguentemente, in ambito cittadino. I piani di calpestio e pavimentali di età augustea giacciono infatti ad oltre 5 metri di profondità e questa notevole copertura sedimentaria ha permesso il recupero, soprattutto nel suburbio e nelle necropoli, di dati analitici unici in quanto relativi a livelli non interessati e disturbati nei secoli successivi dall’intenso recupero e reimpiego di materiali antichi. Negli ultimi anni, grazie a scavi condotti con metodiche aggiornate e pluridisciplinari, è stato possibile raccogliere una notevole mole di dati sulla interazione tra eventi naturali e gestione antropica della città e del territorio circostante, eventi che hanno ricevuto precise e coordinate datazioni per via archeologica, radiocarbonica e dendrocronologica.
Si tratta pertanto di una situazione fortunata e ottimale per confrontare i dati archeologici con il cenno delle fonti ai dissesti tardoantichi (da Mario di Avenches a Paolo Diacono) in quanto si dispone ora di una base analitica complessa, ma sempre puntuale e significativa, per un rilevante centro urbano norditalico (forse un tempo sede del governatore della Gallia Cisalpina) e per il territorio circostante.
Hydrogeological instability and management of the territory in Mutina and its suburbium. New data from the excavations and the dendrochronological dating.
Mutina, colonia civium Romanorum was established in 183 BC and is situated along the Via Aemilia in the middle section of the Po basin, within a depression enclosed by the Secchia and Panaro rivers. The peculiar topographic location, characterised by fluvial drainages and swamps, is highlighted by ancient sources in 43 BC, during the ‘Modena War’. Mutina therefore emerged in an area of natural ‘sedimentary deficit’ where the Cerca and Tiepidus streams, as well as other minor watercourses, naturally drained from their uphill basins. During the Roman, Late Antiquity and Upper Medieval phases, Mutina experienced several consecutive floods and consequent deposits of alluvial sediments, which ended up raising the natural ground level of the city and its suburbium in multiple stages for a considerably large extent. This thick sedimentary cover which sealed the Augustan Age frequentation layers and relative pavements, now at more than 5 m depth from the current ground level, preserved them from the later intensive practices of search, dislocation and reuse of ancient material, allowing the collection of scientific data of unique value especially in the suburbium and necropolis. In recent years, in fact, excavations conducted with up-to-date multidisciplinary methods allowed to retrieve a large amount of information about the interplay of natural events and human agency in response to those events for the management of the city and surrounding territory. The chronology of these natural events has been also accurately and precisely established through the integration of archaeological, radiocarbon and dendrochronological analysis.
To conclude, this serendipitous circumstance provided an optimal opportunity to cross-check the archaeological data against the mentions made by ancient sources of episodes of hydrogeological instability occurred during the Late Antiquity (Marius of Avenches and Paulus Diaconus). As a result, current scientific research is able to utilise complex analytical frameworks which rely on accurate and precise datasets, providing a better understanding of this significant northern Italian urban center – possibly once the seat of the Gallia Cisalpina’s governor, and its surrounding area.
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Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Donato Labate, Gianluca Bottazzi, "Dissesto idrogeologico e gestione del territorio a Mutina e nel suo suburbio tra V e VI secolo. Nuovi dati dagli scavi e dalle datazioni radiocarboniche e dendrocronologiche" in: "Storia e archeologia 1 (2021). Italia settentrionale e regioni dell'arco alpino tra V e VI sec. d.C. - Atti del convegno (15-17 aprile 2021)", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2021, pp. 45-68
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