Options
Aumento di peso e sindrome metabolica nel disturbo bipolare
Salvi, Virginio
2010-04-14
Abstract
I pazienti affetti da disturbo bipolare sono ad elevato rischio di sovrappeso ed obesità, soffrono con maggior frequenza di diabete mellito di tipo II e hanno più elevati tassi di morbilità e mortalità per malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione generale. Vi sono attualmente tre ipotesi eziopatogenetiche per spiegare la stretta associazione esistente tra disturbo bipolare da un lato e aumento del peso e alterazioni metaboliche dall’altro. In primo luogo, i pazienti con disturbo bipolare assumono per lungo tempo terapie psicofarmacologiche, in particolare antipsicotici atipici e stabilizzatori dell’umore, che sono associate ad aumento di peso e allo sviluppo di dislipidemia e diabete. Inoltre il disturbo bipolare è spesso caratterizzato lungo il decorso dall’adozione di stili di vita dannosi quali ad esempio eccessivo introito calorico, scarsa attività fisica, fumo di tabacco e consumo di alcolici, fattori che possono incrementare il rischio cardiovascolare. Infine, recenti studi ipotizzano una diatesi comune probabilmente mediata da fattori genetici o da alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Tuttavia gli studi pubblicati hanno messo l’accento quasi esclusivamente sulle terapie psicofarmacologiche, pertanto non e’ ben chiaro il ruolo di altri fattori causali nel determinare aumento di peso ed alterazioni metaboliche. Al fine di valutare l’impatto degli altri fattori descritti nel determinare aumentata prevalenza di sovrappeso e obesità, nel primo studio sperimentale sono stati reclutati pazienti affetti da disturbo bipolare mai trattati per il disturbo bipolare, ovvero i soggetti drug-naïve, confrontati con una popolazione di pazienti psichiatrici di controllo. Al termine dello studio abbiamo riscontrato un’elevata prevalenza di sovrappeso in giovani pazienti drug-naïve affetti da disturbo bipolare. Nei soggetti sovrappeso abbiamo riscontrato l’associazione con la polarità depressiva all’episodio indice.
Oltre all’aumento di peso riveste sempre più interesse il concetto di Sindrome Metabolica, una condizione definita da una combinazione di fattori di rischio quali obesità, addominale, insulino-resistenza, dislipidemia e ipertensione, fortemente predittiva per morbilità e mortalità cardiovascolare. Alcuni studi hanno suggerito l’esistenza, nel disturbo bipolare, di un maggior rischio di sviluppare Sindrome Metabolica rispetto alla popolazione generale. Tuttavia mentre nella popolazione generale l’incidenza di sindrome metabolica aumenta linearmente con l’età, non è chiaro se il profilo di rischio sia lo stesso in pazienti con disturbo bipolare. Scopo del secondo studio sperimentale è stato valutare la prevalenza di Sindrome Metabolica in pazienti con disturbo bipolare stratificati per sesso ed età, e determinarne i correlati socio-demografici, clinici e legati agli stili di vita in questi pazienti. Al termine dello studio abbiamo riscontrato un’elevata prevalenza di Sindrome Metabolica nel campione, un profilo di rischio caratteristico del disturbo bipolare, con elevati tassi di prevalenza particolarmente nei giovani di sesso maschile, e l’associazione con una ridotta attività fisica. Poiché la Sindrome Metabolica si associa all’assenza di attività fisica, programmi volti alla modificazione degli stili di vita dovrebbero essere implementati al fine di prevenire la Sindrome Metabolica in questi pazienti.
Publisher
Università degli studi di Trieste
Languages
it
File(s)