Options
Laura Bassi (1711-1778)
Muceni, Elena
2023
Abstract
Laura Maria Caterina Bassi (Bologna 1711-1778) è nota come una delle prime donne ad aver ottenuto il titolo di Dottore in filosofia (1732) e come la prima donna a cui è stata conferita una cattedra universitaria, in qualità di professore di Philosophia universa (1732) e, successivamente, di fisica sperimentale (1776). Nata in una famiglia borghese, Laura Bassi ricevette inizialmente un’istruzione tradizionale e, più tardi, filosofica, sotto la guida di un membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna. Fu addestrata dal suo precettore a sostenere discussioni e dibattiti filosofici, che si svolgevano in presenza di un pubblico di aristocratici e accademici, e che portarono, nel 1732, alla sua candidatura al titolo di Dottore in filosofia all’Università di Bologna. Dapprima ammessa all’Accademia delle Scienze come membro onorario, Laura Bassi non solo conseguì il dottorato, ma ottenne anche l’autorizzazione a insegnare e un incarico remunerato come professore di Philosophia universa. Impossibilitata dalle norme accademiche a svolgere quest’attività in maniera regolare e a godere dei privilegi concessi agli altri membri dell’Accademia delle Scienze a causa della sua identità di genere, Bassi condusse e sviluppò inizialmente in maniera privata le sue attività di ricercatrice e di insegnante, avvalendosi di un laboratorio di fisica che allestì nel proprio domicilio insieme al marito Giuseppe Veratti, sposato nel 1738. Nel 1745 fu ammessa all’Accademia benedettina come membro soprannumerario e poté da quel momento insegnare regolarmente e presentare all’Accademia delle Scienze le sue ricerche (31 fra il 1746 e il 1777), due delle quali furono pubblicate negli annali di questa istituzione. A testimonianza della sua attività di studio e ricerca restano, oltre a questi contributi, altre due memorie, i titoli delle sue dissertazioni, le tesi sostenute per l’ottenimento del dottorato e dell’abilitazione a insegnare, la corrispondenza con diversi scienziati e uomini di lettere italiani e stranieri (come Algarotti, Nollet, Voltaire, Le Sage e Boscovich), alcuni componimenti poetici e una raccolta di Manoscritti miscellanei di diverso genere. L’insieme di questi lavori porta a considerare Laura Bassi – che nella sua prima lectio publica invita a orientare la curiosità filosofica verso lo studio della fisica, trascurando invece le questioni metafisiche – come una seguace dell’approccio scientifico e filosofico sperimentale di matrice newtoniana e dell’empirismo lockiano. Le testimonianze dei contemporanei permettono di stabilire che le sue lezioni consistevano in esposizioni teoriche, articolate attraverso l’illustrazione di diverse spiegazioni e ipotesi riguardo ai fenomeni fisici, in seguito verificate mediante esperimenti concreti. Dall’eclettismo che emerge dalle sue riflessioni e dalle sue ricerche – dedicate, in parte, a problemi di natura meccanico-matematica, e, in parte, a questioni di tipo fisico-sperimentale — si evince, oltre a un rifiuto del principio di autorità, una chiara autonomia di pensiero rispetto agli altri membri dell’Accademia. A partire dagli anni sessanta del Settecento, Laura Bassi rivolse particolare interesse allo studio dei fenomeni elettrici e delle loro applicazioni in medicina, in cui istruì, fra gli altri, Luigi Galvani. Nel 1776 le fu infine conferita la cattedra di fisica sperimentale all’Istituto delle Scienze dell’Università di Bologna. Morì due anni dopo, nel 1778.
Series
Archivio delle filosofe
Source
Elena Muceni, "Laura Bassi (1711-1778)" in: "Archivio delle filosofe 1", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2023, pp
Languages
it
File(s)