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Simone de Beauvoir (1908-1986)
Castagliuolo, Giulia
2023
Abstract
Simone de Beauvoir non si considerava una filosofa; eppure, attraversando – grazie ai suoi saggi e, soprattutto, alle sue memorie e all’epistolario – ciò che resta della sua vita, l’impressione che si ha va in tutt’altro senso. Nel tentativo di comprendere il problema del contrasto tra l’io e gli altri, ella incontra la fenomenologia husserliana, quella heideggeriana e la filosofia hegeliana. Da ognuno di questi indirizzi trae in modo originale delle suggestioni che la porteranno alla tematizzazione del concetto di «solidarietà metafisica», presentato in questa sede come rilevante al fine di sottolineare l’unitarietà e il valore filosofico dell’opera beauvoiriana. A partire da questi presupposti e dalla graduale comprensione che essere un tutt’uno con il compagno di una vita, Jean-Paul Sartre, non sia altro che una mera illusione, de Beauvoir giunge finalmente a domandarsi: che significato ha per me essere una donna? Da questa domanda prende così avvio la poderosa indagine antropologica, condotta nei due volumi di quello che può essere considerato a pieno titolo uno dei testi fondativi del femminismo contemporaneo: Il secondo sesso (1949), di cui si cercherà di evidenziare – seppur brevemente – l’attualità. La tesi che viene espressa in quest’opera è rivoluzionaria, nella misura in cui – partendo dal presupposto che la subalternità femminile non è un dato naturale e quindi non può essere spiegata in termini biologici, economici o psicologici – Simone de Beauvoir sostiene che la femmina umana non sia nata donna, ma lo sia diventata, accettando di ricoprire un ruolo di dipendenza e inferiorità. Allo stesso tempo, proprio perché «donne si diventa» e le differenze che separano queste ultime dagli uomini sono di ordine culturale piuttosto che naturale, tale stato di subalternità può e deve cambiare. Se da una parte, la donna viene ritenuta responsabile tanto quanto l’uomo, nella misura in cui sceglie di mantenere invariata questa condizione di subalternità; dall’altra, essa assume a tutti gli effetti la dignità di un essere umano che, conservando in sé la possibilità costitutiva di decidere come agire, può trasformare attivamente la realtà.
Series
Archivio delle filosofe
Source
Giulia Castagliuolo, "Simone de Beauvoir (1908-1986)" in: "Archivio delle filosofe 1", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2023, pp.
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it
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