22. Incontri di filologia classica (2022-2023)

Gli Incontri di filologia classica (INCF) sono una rivista scientifica internazionale a cadenza annuale. Nata per accogliere le relazioni discusse da studiosi appositamente invitati all’interno dei seminari che si tenevano presso l’Università di Trieste (da qui il titolo Incontri triestini di filologia classica, conservato fino al volume IX), la rivista pubblica, previa valutazione, contributi inviati alla redazione e/o discussi nell’ambito di incontri scientifici in Italia e all’estero.

Il contributo si concentra sulla sezione della Periegesi di Prisciano dedicata all’Africa (periheg. 160-258). La valutazione della sezione e il confronto con l’originale greco di Dionigi consentono di fare luce sulle modalità di traduzione e di adattamento e insieme sulle motivazioni che conducono l’autore ad eliminare o ad aggiungere elementi rispetto all’originale; di constatare il tributo al testo dei poeti oggetto di studio scolastico e di rendere chiara la dimensione letteraria della geografia della Periegesi.

This article aims to analyse how the De Regno by Synesius of Cyrene (ca. 370-413) and the Panegyric for the Fourth Consulship of Honorius by Claudian (ca. 370-404) contributed to the portrait of the ideal ruler at the end of the 4th century. Writing under the empire of the young brothers Arcadius and Honorius, both authors dealt with a complex reshaping of imperial portraiture in order to adapt it to the new powerholders, known as ‘child emperors’ due to their age upon imperial accession. Studied with renewed interest even in recent times, the ‘child-emperor’ type defines an imperial type with a ceremonial rather than a military style. These circumstances influenced the imperial praise of Claudian and Synesius and led towards a new framing of imperial power in which paideia played a key role.

L’articolo offre delle possibili migliorie al testo di due lettere esegetiche di Isidoro di Pelusio, la I 6 e la I 331, basate primariamente sul testo trasmesso dal codice Cryptoferratensis B.α.1. Nel primo caso (epist. I 6) viene proposto di stampare un sostantivo al posto di un verbo; nel secondo (epist. I 331), viene discussa la possibilità che un nome proprio presente nel testo stampato nella Patrologia Graeca derivi da una corruzione testuale che avrebbe lasciato traccia nel Cryptoferratensis.

Proposta di correzione al testo di Mart. Cap. V 565.