Arabicità e islamismo: fede, ratio e utopismo

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L’atrofia che ha colpito la civiltà araba e musulmana si è verificata spesso nella storia umana e ha colpito puntualmente ogni volta che un utopismo (materialista, religioso o razzista) si è impadronito dello spazio e del tempo, della ratio e dell’immaginario collettivo di una civiltà. L’utopia è regina finché si rifugia nei libri o si isola dalla società; ma quando l’utopismo si azzarda sulla scacchiera della storia, il vero problema diventa il potere. Vi è una forma di nazionalismo pan-arabo che percepisce l’unità per giustapposizione e assimilazione. Vi è una forma d’islamismo che percepisce l’unità per sottomissione. La legittimità di una entità politica dipenderà, sempre di più, dalla sua capacità di coniugare l’unità nella diversità.

Elie Kallas, laurea in filosofia presso l’Università Saint Esprit (Kaslik, Libano) e PhD in Linguistica e Civiltà arabe presso l’Università di Strasburgo, ha insegnato presso le scuole americane dell’ARAMCO in Arabia Saudita, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università di Trieste, dove presta servizio come ricercatore confermato dal 2000. Le sue ricerche vertono su manoscritti inediti, sulla filologia neo-araba, sul rapporto tra lingua e nazionalismo arabo e islamico. Oltre a numerosi articoli e monografie, Kallas ha pubblicato Qui est arabophone?, Gorizia, ISIG, 1999 e Intimate songs from the Ms. Vatican Arabic 366, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2007.

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    Arabicità e islamismo: fede, ratio e utopismo
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2008)
    Kallas, Elie
    L'atrofia che ha colpito la civiltà araba e musulmana si è verificata spesso nella storia umana e ha colpito puntualmente ogni volta che un utopismo (materialista, religioso o razzista) si è impadronito dello spazio e del tempo, della ratio e dell’immaginario collettivo di una civiltà. L’utopia è regina finché si rifugia nei libri o si isola dalla società; ma quando l’utopismo si azzarda sulla scacchiera della storia, il vero problema diventa il potere. Vi è una forma di nazionalismo pan-arabo che percepisce l’unità per giustapposizione e assimilazione. Vi è una forma d’islamismo che percepisce l’unità per sottomissione. La legittimità di una entità politica dipenderà, sempre di più, dalla sua capacità di declinare l’unità nella diversità.
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