Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 178
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Recent Submissions
- PublicationTraslitterazione dei toponimi, ricalco cartografico, collaborazione interdisciplinare. Il metodo di Michele Ruggieri per l’atlante della Cina (fine XVI-inizi XVII secolo)(2023)Piastra, StefanoDopo aver sintetizzato dati e vicende relativi alla figura del gesuita Michele Ruggieri (1543-1607), pioniere della stagione di incontro fra Oriente e Occidente in età moderna, e al suo progetto, rimasto allo stadio di manoscritto, di pubblicare il primo atlante occidentale della Cina, l’articolo analizza nel dettaglio, sulla base dei materiali oggi esistenti entro il corpus ruggieriano presso l’Archivio di Stato di Roma, il metodo di lavoro del missionario, ancorato a fonti cartografiche cinesi, loro ingrandimento e traslitterazione dei toponimi lì contenuti, ricalco cartografico. Successivamente a tali operazioni, un’ulteriore fase avrebbe visto un cartografo professionista succedere a Ruggieri nella lavorazione delle carte, le quali, così finite, sarebbe infine passate all’incisore per l’incisione calcografica (fase, quest’ultima, a cui non si giunse mai, causa la morte del Nostro). Ulteriori temi affrontati sono una stima dei materiali ruggieriani connessi all’atlante che originariamente dovevano essere presenti tra i materiali di lavoro, ma che oggi risultano distrutti o dispersi, alcune riflessioni epistemologiche sulla natura della cartografia dell’atlante e infine alcune note circa quale aspetto grafico e quale impatto l’atlante ruggieriano avrebbe avuto se fosse stato stampato.
42 2 - PublicationGeografica storica e divulgazione pubblica: dall’opera Trento con il Sacro Concilio [...] (1673) all’Historical GIS del territorio trentino seicentesco(2023)Gabellieri, NicolaIl presente contributo espone il metodo, le problematiche e i risultati di un progetto volto a costruire un Historical GIS basato su una fonte geostorica testuale, il testo Trento con il sacro Concilio, et altri notabili […] (Mariani, 1673). Questa opera, redatta circa un secolo dopo il Concilio, contiene numerose informazioni di interesse geostorico sul territorio trentino seicentesco relative a insediamenti, pratiche sociali e aspetti ambientali, unite a riferimenti localizzativi precisi. Tali brani sono stati trascritti e geolocalizzati in ambiente GIS tramite un dataset associato a un layer puntuale. Il processamento della fonte tramite GIS consente: 1. di promuovere la divulgazione presso il grande pubblico del contesto geografico trentino seicentesco attraverso la pubblicazione sul web tramite webGIS; 2. di approfondire, grazie ad una una lettura spaziale dei dati riportati, alcuni filoni di ricerca di interesse attuale come la storia dei paesaggi vitivinicoli o una animal historical geography delle aree alpine. In conclusione, questa esperienza dimostra le potenzialità del processamento in ambiente GIS di fonti geostoriche anche testuali e narrative.
28 4 - PublicationIl valore dei toponimi nell'analisi geostorica. I centri abitati dell'area telesina e alifana e della media valle del Volturno in Campania(2023)
;De Iulio, RosarioCofrancesco, PacificoIl presente lavoro analizza i toponimi dei centri abitati della media valle del Volturno in Campania compresi nelle quattro diocesi storiche di Alife, Sant’Agata de’ Goti e Telese o Cerreto, facendo uso di diversi documenti e carte storiche antiche. Preliminarmente all’analisi vera e propria si discute l’adozione di un sistema di classificazione basato su quello di Tent e Blair (2021). I risultati dell’analisi vengono poi illustrati secondo tale schema di classificazione nonché dal punto di vista diacronico, evidenziandone l’evoluzione a partire dall’alto Medioevo fino all’epoca moderna. Come risultato del lavoro svolto si è realizzato un geodatabase collegato ad un GIS, aperto ad ulteriori aggiornamenti ed estensioni, utile per un approfondimento della conoscenza del territorio dal punto di vista geostorico e culturale, utilizzabile anche ai fini di una pianificazione turistico-ricreativa.24 5 - PublicationPercorsi e sentieri della Bassa Valle d’Aosta: prima tappa della costruzione di una mappa delle potenzialità turistiche(2023)
;Pioletti, Anna MariaFavro, MartaI nuovi modelli di consumo turistico richiamano sempre più l'attenzione verso i territori delle aree interne. Questa tendenza si manifesta attraverso la domanda di esperienze uniche e autentiche, legate ai luoghi, alle tradizioni e ai patrimoni ambientali, storici e culturali. Il processo di valorizzazione territoriale, a cui queste aree sono chiamate, passa necessariamente dall’individuazione delle risorse e delle potenzialità volte a costruire una nuova attrattività. Nel contributo viene presa in considerazione un'area interna oggetto prima della Strategia Nazionale per le Aree interne (SNAI) e quindi del Progetto nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, vengono presi in esame alcuni comuni della Bassa Valle d'Aosta che hanno aderito spontaneamente alla proposta di riconversione e valorizzazione verso il turismo lento complementare al turismo dell'oro bianco presente nell'alta Valle d’Aosta. Partendo da una riflessione preliminare sulle nuove pratiche turistiche, riconducibili al turismo lento e a quello culturale, il lavoro intende dimostrare come la cartografia possa essere usata a supporto della scelta, della costruzione e della successiva narrazione di un’esperienza di valorizzazione del patrimonio.30 19 - PublicationL’analisi diacronica dell’uso del suolo nella cartografia: l’alta val di Vara (SP) tra 1936 e 2019(2023)Priarone, EnricoAttraverso la tecnica del filtraggio cartografico progressivo, lo scopo della ricerca è la ricostruzione delle trasformazioni paesaggistiche e di uso del suolo intercorse nell’alta val di Vara (SP). Con l’obiettivo di aggiornare gli studi sulla valle e di quantificare i cambiamenti avvenuti, l’analisi è stata svolta attraverso il confronto tra la Carta forestale del Regno d’Italia del 1936, la Carta della vegetazione dell’alta Val di Vara del 1988 e le Carte dell’Uso del Suolo della Regione Liguria del 2000 e del 2019. I principali risultati evidenziano un aumento delle aree boschive tra il 1936 e il 2019 del 46,39% (con un’incidenza sull’intera superficie passata dal 52% al 77%) e la particolare rapidità del fenomeno tra il 1988 e il 2000 (+22,60%). Una parallela diminuzione delle aree agricole (-51% tra 1988 e 2019 e -37,34% tra 1988 e 2000) e l’abbandono delle pratiche di sfruttamento boschivo dimostrano una progressiva e diffusa rinaturalizzazione nell’alta valle.
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