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Supervivencias paganas en la Antigüedad Tardía: el testimonio del Sermo II de Cromacio de Aquileya
Sopravvivenze pagane nella Tarda Antichità: la testimonianza del Sermo II di Cromazio di Aquileia
Pagan Survivals in Late Antiquity: the Testimony of Chromatius of Aquileia’s Sermo II
Noce, Esteban
2016
Abstract
La tesi, secondo la quale l’espansione del cristianesimo all’interno dell’Impero romano si trovava già attuata nel corso del IV secolo, ha predominato dall’età patristica fino a poche decadi fa. Soltanto di recente, alcuni studi hanno messo in discussione quella prospettiva sulla base dell’analisi di numerose testimonianze letterarie, legislative, archeologiche ed epigrafiche, che hanno sottolineato alcune difficoltà incontrate dalla Chiesa nel suo processo di espansione. Tra queste difficoltà, è da annoverare principalmente la questione della sopravvivenza del paganesimo. L’obiettivo di questo lavoro è contribuire al consolidamento di tale paradigma critico, richiamando l’attenzione sulla necessità di incorporare l’opera di Cromazio di Aquileia nell’insieme dei corpora ecclesiastici che sono stati frequentemente evocati come testimoni della vitalità del paganesimo durante la Tarda Antichità. A tal fine, analizzeremo il suo Sermo II in stretto collegamento con il contesto sociale e religioso che i documenti archeologici ed epigrafici permettono di ricostruire per Aquileia e i suoi dintorni verso la fine del IV secolo e l’inizio del V.
The idea that the expansion of Christianity in the Roman Empire was completed by the fourth century has prevailed since the Patristic era until just a few decades ago. It is only recently, through an analysis of literary, legislative, archaeological, and epigraphic evidence, that some studies have questioned this perspective and emphasised the several difficulties faced by the Church as it expanded. Among these difficulties, the issue of pagan survival has deserved a prominent place. The aim of this paper is to contribute to the consolidation of this critical paradigm by emphasising the need to include the work of Chromatius of Aquileia within the group of ecclesiastical corpora which have often been cited as evidence of pagan survival in Late Antiquity. To this end, we will analyse Chromatius’ Sermo II in close connection with the social and religious context in Aquileia and its environs, as revealed by the archaeological and epigraphic evidence from the late fourth and early fifth centuries.
La tesis de acuerdo a la cual la expansión del cristianismo al interior del Imperio romano se hallaba consumada ya en el curso del siglo IV predominó desde el período patrístico hasta hace tiempos relativamente recientes. Solo unas pocas décadas atrás la historiografía ha cuestionado tal perspectiva. En efecto, a partir del análisis de numerosos testimonios literarios, legislativos, arqueológicos y epigráficos, diversos estudios han destacado ciertas dificultades enfrentadas por la Iglesia en su proceso expansivo. Entre ellas, un lugar destacado ha merecido la problemática de la supervivencia del paganismo. El objetivo de este trabajo es contribuir a la consolidación de este paradigma crítico llamando la atención sobre la necesidad de incorporar la obra de Cromacio de Aquileya al conjunto de referentes eclesiásticos cuyos escritos testifican la vitalidad del paganismo durante la Antigüedad Tardía. A tal fin, se analizará su Sermo II en estrecha relación con el contexto social y religioso que los documentos arqueológicos y epigráficos permiten reconstruir para Aquileya y sus alrededores hacia finales del siglo IV y comienzos del V.
La tesi, secondo la quale l’espansione del cristianesimo all’interno dell’Impero romano si trovava già attuata nel corso del IV secolo, ha predominato dall’età patristica fino a poche decadi fa. Soltanto di recente, alcuni studi hanno messo in discussione quella prospettiva sulla base dell’analisi di numerose testimonianze letterarie, legislative, archeologiche ed epigrafiche, che hanno sottolineato alcune difficoltà incontrate dalla Chiesa nel suo processo di espansione. Tra queste difficoltà, è da annoverare principalmente la questione della sopravvivenza del paganesimo. L’obiettivo di questo lavoro è contribuire al consolidamento di tale paradigma critico, richiamando l’attenzione sulla necessità di incorporare l’opera di Cromazio di Aquileia nell’insieme dei corpora ecclesiastici che sono stati frequentemente evocati come testimoni della vitalità del paganesimo durante la Tarda Antichità. A tal fine, analizzeremo il suo Sermo II in stretto collegamento con il contesto sociale e religioso che i documenti archeologici ed epigrafici permettono di ricostruire per Aquileia e i suoi dintorni verso la fine del IV secolo e l’inizio del V.
The idea that the expansion of Christianity in the Roman Empire was completed by the fourth century has prevailed since the Patristic era until just a few decades ago. It is only recently, through an analysis of literary, legislative, archaeological, and epigraphic evidence, that some studies have questioned this perspective and emphasised the several difficulties faced by the Church as it expanded. Among these difficulties, the issue of pagan survival has deserved a prominent place. The aim of this paper is to contribute to the consolidation of this critical paradigm by emphasising the need to include the work of Chromatius of Aquileia within the group of ecclesiastical corpora which have often been cited as evidence of pagan survival in Late Antiquity. To this end, we will analyse Chromatius’ Sermo II in close connection with the social and religious context in Aquileia and its environs, as revealed by the archaeological and epigraphic evidence from the late fourth and early fifth centuries.
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Source
Esteban Noce, ''Supervivencias paganas en la Antigüedad Tardía: el testimonio del Sermo II de Cromacio de Aquileya'', in: ''Aquileia Nostra'', 87 (2016), pp. 81-100
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