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Shelter Theory Understood by Middle Powers: Analysis of Türkiye’s Foreign Policy in Libya and Somalia
La Teoria dello Scudo intesa dalle potenze regionali: analisi della politica estera della Turchia in Libia e Somalia
Lavezzo, Edoardo
2024
Abstract
La Turchia vanta un particolare posto tra le potenze regionali capaci di esercitare una politica estera in Africa, andando oltre alla sua area geopolitica. La letteratura ha descritto la Turchia come una stabile potenza regionale, esponendo la sua strategia nel Medio Oriente per evidenziare come il paese ha abbracciato l’immagine di mediatore in politiche di sicurezza specialmente con due paesi: Somalia e Libia. Tuttavia, un numero limitato di studi ha analizzato il comportamento di Ankara come potenza regionale soprattutto nel contesto di un’offerta di protezione. In aggiunta, un numero ancor più basso di studi ha considerato come l’aiuto offerto dalla Turchia alle piccole potenze in Africa ha alterato la dimensione sistemica. Osservando come la Turchia ha intrecciato relazioni bilaterali con la Somalia e la Libia, è possibile notare come una potenza regionale è riuscita ad adattare il suo ruolo di mediatore per espandere la sua influenza nel Nord e nel Corno d’Africa. L’analisi adotta un metodo di ricerca basato sul modello comportamentale e d’impatto nel sistema, investigando le conseguenze delle politiche di sicurezza turche in Libia a Somalia ed esaminando i caratteri comportamentali della Turchia in qualità di potenza mediana e di portatore di sicurezza. L’articolo conclude che tale offerta diverge nei due casi studio in quanto, mentre in Libia la Turchia ha manifestato una politica di sicurezza più aggressiva, in Somalia invece ha mantenuto un atteggiamento più bilanciato.
Türkiye has earned a particular place among middle powers who exercise an extra-regional foreign policy in Africa, going beyond its geopolitical area. The scholarship has described Türkiye as an established middle power, exposing its grand strategy in the Middle East to evidence how the country has embraced its ‘peacekeeper’ role in security policies especially with two countries: Somalia and Libya. However, a few studies have analysed Ankara’s behaviour by looking at the security dimension in the form of a shelter-offer as a middle power. Moreover, fewer studies have considered how Ankara’s aid towards small states in Africa has altered the systemic environment. By examining how Türkiye has intertwined bilateral relations with Somalia and Libya, it is possible to observe a new pattern of how a middle power can adapt its peacekeeping and mediating behaviour to expand its influence in the North and Horn of Africa. The analysis adopts a method of inquiry based on the behavioural and systemic-impact model, investigating the consequences of the Turkish security policies in Libya and Somalia and examining the behavioural patterns of Türkiye’s middlepowerness as a security- builder. The paper concludes that Türkiye’s shelter offer diverges in the two case studies, manifesting a more aggressive form of shelter in Libya, while maintaining a more balanced approach in Somalia.
La Turchia vanta un particolare posto tra le potenze regionali capaci di esercitare una politica estera in Africa, andando oltre alla sua area geopolitica. La letteratura ha descritto la Turchia come una stabile potenza regionale, esponendo la sua strategia nel Medio Oriente per evidenziare come il paese ha abbracciato l’immagine di mediatore in politiche di sicurezza specialmente con due paesi: Somalia e Libia. Tuttavia, un numero limitato di studi ha analizzato il comportamento di Ankara come potenza regionale soprattutto nel contesto di un’offerta di protezione. In aggiunta, un numero ancor più basso di studi ha considerato come l’aiuto offerto dalla Turchia alle piccole potenze in Africa ha alterato la dimensione sistemica. Osservando come la Turchia ha intrecciato relazioni bilaterali con la Somalia e la Libia, è possibile notare come una potenza regionale è riuscita ad adattare il suo ruolo di mediatore per espandere la sua influenza nel Nord e nel Corno d’Africa. L’analisi adotta un metodo di ricerca basato sul modello comportamentale e d’impatto nel sistema, investigando le conseguenze delle politiche di sicurezza turche in Libia a Somalia ed esaminando i caratteri comportamentali della Turchia in qualità di potenza mediana e di portatore di sicurezza. L’articolo conclude che tale offerta diverge nei due casi studio in quanto, mentre in Libia la Turchia ha manifestato una politica di sicurezza più aggressiva, in Somalia invece ha mantenuto un atteggiamento più bilanciato.
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Source
Edoardo Lavezzo, "Shelter Theory Understood by Middle Powers: Analysis of Türkiye’s Foreign Policy in Libya and Somalia / La Teoria dello Scudo intesa dalle potenze regionali: analisi della politica estera della Turchia in Libia e Somalia" in: "Poliarchie / Polyarchies volume 7 n. 2/2024 ", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2024, pp. 159-192
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