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Il 'corpus' pseudacroniano e la rinnovata fortuna dei metri di Orazio

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Date
2011
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EUT Edizioni Università di Trieste
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Tra le più notevoli peculiarità del 'corpus' pseudacroniano vi sono le annotazioni a carattere metrico riportate in apertura del commento ad ogni lirica. Le affinità del Paris. Lat. 7900A (A), testimone fondamentale degli 'scholia vetustiora' su cui è basata l’edizione Keller, con l’antologia a carattere metrico del ms. Bern. 363 (B), mettono in luce il rinnovato interesse per i metri di Orazio che genera una nuova fortuna scolastica del poeta, cui diede forte impulso il contesto irlandese. È verosimilmente questo il motivo per cui in numerosi manoscritti il testo delle liriche oraziane compare corredato di neumi: essi erano posti sugli schemi metrici più difficili, per facilitarne l’apprendimento e l’esercizio metrico.
Among the most remarkable characteristics of the Pseudacronian corpus are the metric annotations at the beginning of the comment to every lyric. The affinities of the basic manuscript of Keller’s edition of the 'scholia vetustiora', Paris. Lat. 7900A (A), with the metric anthology held in the ms. Bern. 363 (B), highlight the renovated interest in the Horatian metres that gives to the poet a new scholastic success, under the influence of the Irish context. This is probably the reason why in a lot of manuscripts there are some neumes placed on the Horatian lyrics: they were put especially on the most difficult metrical schemes, for the learning and the metrical exercise.
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Concetta Longobardi, "Il 'corpus' pseudacroniano e la rinnovata fortuna dei metri di Orazio", in Lucio Cristante e Simona Ravalico (a cura di): “Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. IV”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2011, pp. 247-260.