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Tra sacro e profano, ovvero la reincarnazione del finale di una preghiera slavoantica
Totomanova, Anna-Maria
2004
Abstract
Anna-Maria Totomanova scrive di due Santi che vissero nel nono secolo d.C., Cirillo e Metodio, che vengono considerati i patroni di tutte le popolazioni slave. I Bulgari, rappresentano la patria della scrittura cirillo-metodiana e grazie agli interventi dei sovrani Boris e Simeon, nel decimo secolo, la lingua bulgara antica si trasforma nello slavo ecclesiastico. Esso continuava ad avere una certa somiglianza con la lingua antica cirillo-metodiana e divenne una lingua letteraria comune per tutti gli Slavi. Quella russa infatti, è considerata la lingua erede di quella slava ecclesiastica. Lo slavo ecclesiastico aveva un carattere sovranazionale e internazionale, tanto che pure oggi ha mantenuto un’importante influenza sui dialetti popolari slavi e nel corso della storia c’è stata un’interazione intensa tra la lingua letteraria slava antica e moderna.
Series
Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature dei Paesi del Mediterraneo
5
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Anna-Maria Totomanova, "Tra sacro e profano, ovvero la reincarnazione del finale di una preghiera slavoantica", in: "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature dei Paesi del Mediterraneo”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2004, pp. 181-189
Languages
it
File(s)
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Name
09_Anna_Maria_Totomanova_Fra_sacro_e_profano.pdf
Format
Adobe PDF
Size
3.43 MB