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Sulla nozione di nave nel diritto internazionale pubblico
Conetti, Giorgio
2000
Abstract
Se per il diritto privato la nave è un bene mobile sottoposto a registrazione, oggetto di diritti reali e la cui utilizzazione dà luogo a rapporti obbligatori, già nel diritto pubblico la nozione ne è diversa, tenendosi conto del fattore organizzazione cui si da luogo per il suo esercizio, senza di che , appunto, la nave non sarebbe tale; è stato detto quindi, con fondamento, che per l’ordinamento interno complessivamente considerato la nave costituisce una fattispecie complessa i cui elementi sono tanto materiali che di organizzazione e devono concorrere tutti per costituire la fattispecie di nave ammessa alla navigazione, che è quanto dire nave perché tale non sarebbe il semplice scafo, sia pur attrezzato, ma cui non sia ancora possibile o consentito l’esercizio della navigazione. Si può dire che per nave in diritto internazionale pubblico si dovrebbe intendere un fatto complesso di organizzazione, che non si esaurisce nella comunità che per avventura si trovi in un determinato momento o nella gerarchia a bordo ma che si riferisca anche all’insieme dei rapporti relativi alla sua proprietà ed utilizzazione, ai beni e ai servizi con cui l’attività umana in questione si svolge, all’esercizio delle funzioni pubbliche di ordinamento e controllo da parte dello Stato di bandiera e così via; si intende che i diritti privati e pubblici sulla nave derivanti dagli ordinamenti interni sono per il diritto internazionale pubblico dei fatti, ma questi concorrono tutti alla formazione di quel fatto complesso di organizzazione personale e materiale in cui sim identifica la nave.
Series
Trasporti. Diritto, economia, politica
80 (2000)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Giorgio Conetti, "Sulla nozione di nave nel diritto internazionale pubblico", in: Trasporti. Diritto, economia, politica, 80 (2000), pp. 77-84
Languages
it
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