КОРНЕВЫЕ МОРФЕМЫ В ЕВГЕНИИ ОНЕГИНЕ А.С. ПУШКИНА

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Il dizionario dei morfemi radicali nell'opera Evgenij Onegin di A.S. Puškin si configura come possibile strumento di lavoro per l'analisi del testo letterario. Il morfema radicale viene osservato non solo dal punto di vista semantico (famiglie di lessemi derivati da un unico morfema radicale), ma anche da quello formale. L'individuazione degli anagrammi completi e parziali, nonché dei palindromi prodotti e derivati da un elemento formale minimo (il morfema radicale e le sue varianti allomorfe) permette infatti la ricerca di nuove, seppur minime unità "iterabili" (categoria-base di ogni testo letterario). Il materiale raccolto offre diverse possibilità di applicazione: a) spostamento dell'analisi della "ripetitività" dal livello lessicale a quello morfemico; b) nuove modalità di osservazione della categoria della frequenza e della sua manifestazione; c) individuazione del ruolo svolto da un elemento formale linguistico nella produzione di testo e dunque nella produzione di significato; d) osservazione delle diverse famiglie di parole e del ruolo che uno stesso nucleo concettuale (individuabile nella radice) può aver avuto nel processo creativo. Oltre all'introduzione, il volume contiene l'elenco in ordine alfabetico dei morfemi radicali e delle mutazioni allomorfe, le loro possibili trasformazioni anagrammatiche e palindromiche, la loro reperibilità nel lessico dell'Onegin e la loro effettiva presenza nel testo analizzato (capitolo/strofa/verso). La ricerca riporta inoltre una serie di appendici riassuntive, tra le quali alcuni diagrammi esemplificativi che, da una doppia prospettiva, illustrano la presenza costante, ascendente o discendente di un determinato morfema radicale e dei suoi prodotti lessicali: a) dalla prospettiva del tempo lineare della scrittura dell'Onegin; b) dalla prospettiva del tempo della lettura, ovvero alla possibile ricezione del lettore del testo definitivo (come oggi lo conosciamo a partire dalle prime edizioni complete del 1833 e del 1837).

The dictionary of radical morphemes in A.S. Puškin's "Evgenij Onegin" is configured as a possible tool for the analysis of a literary text. The radical morpheme is observed not only from the semantic viewpoint (families of lexemes derived from a single radical morpheme), but also in formal terms. The identification of full and partial anagrams and of palindromes produced and derived from a minimum formal element (the radical morpheme and its allomorph variations) allows a search to be made for new, though minimum, "iterable" units (the base category of any literary text). The material collected offers a range of applications: a) the shifting of repetitivity analysis from a lexical to a morphemic level; b) new forms of observing frequency and how it is manifested; c) identification of the role played by a formal linguistic element in the production of a text and thus in the production of meaning; d) observation of various word families and the role that a single conceptual nucleus (identifiable in the root) may have played in the creative process. Besides the introduction, the book contains an alphabetically ordered list of radical morphemes and allomorph mutations, their possible anagrammatic and palindromic transformations, their distribution in the Onegin lexicon and their actual presence in the text analysed (chapter/stanza/line). There is also a series of summaries in the form of appendices, including diagrams which illustrate the constant, ascending or descending presence of a given radical morpheme from two viewpoints. a) that of linear time in the writing of the work; b) that of reading time, that is to say the reader's possible reception of the literary text (how we know it today, starting from the first complete editions published in 1833 and 1837).

Ivan Verč is full professor of Russian Language and Literature at the University of Trieste (Italy). The main field of his research, with particular attention to Russian literature, are theory of literature (formalism, structuralism, semiotics) and the figure of the subject in the historical, poetological and ethical dimensions of literary works (see his latest monograph: Razumevanje jezikov književnosti, Ljubljana: ZRC SAZU 2010). He has also published essays on the works of Dostoevsky, Pilnjak, Pushkin and Platonov. Since 1994 he has contributed to the international series Slavica TERgestina (Trieste, Italy; Ljubljana, Slovenia; Konstanz, Germany) and is member of the Advisory Boards of journals Primerjalna kniževnost (Ljubljana, Slovenia), Europa Orientalis (Salerno, Italy), Lingue e Linguaggi (Lecce, Italy) and Vestnik molodyh učenyh, Filologičeskie nauki (St. Petersburg, Russia).

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    КОРНЕВЫЕ МОРФЕМЫ В ЕВГЕНИИ ОНЕГИНЕ А.С. ПУШКИНА
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2013)
    Verč, Ivan
    Il dizionario dei morfemi radicali nell'opera Evgenij Onegin di A.S. Puškin si configura come possibile strumento di lavoro per l'analisi del testo letterario. Il morfema radicale viene osservato non solo dal punto di vista semantico (famiglie di lessemi derivati da un unico morfema radicale), ma anche da quello formale. L'individuazione degli anagrammi completi e parziali, nonché dei palindromi prodotti e derivati da un elemento formale minimo (il morfema radicale e le sue varianti allomorfe) permette infatti la ricerca di nuove, seppur minime unità "iterabili" (categoria-base di ogni testo letterario). Il materiale raccolto offre diverse possibilità di applicazione: a) spostamento dell'analisi della "ripetitività" dal livello lessicale a quello morfemico; b) nuove modalità di osservazione della categoria della frequenza e della sua manifestazione; c) individuazione del ruolo svolto da un elemento formale linguistico nella produzione di testo e dunque nella produzione di significato; d) osservazione delle diverse famiglie di parole e del ruolo che uno stesso nucleo concettuale (individuabile nella radice) può aver avuto nel processo creativo. Oltre all'introduzione, il volume contiene l'elenco in ordine alfabetico dei morfemi radicali e delle mutazioni allomorfe, le loro possibili trasformazioni anagrammatiche e palindromiche, la loro reperibilità nel lessico dell'Onegin e la loro effettiva presenza nel testo analizzato (capitolo/strofa/verso). La ricerca riporta inoltre una serie di appendici riassuntive, tra le quali alcuni diagrammi esemplificativi che, da una doppia prospettiva, illustrano la presenza costante, ascendente o discendente di un determinato morfema radicale e dei suoi prodotti lessicali: a) dalla prospettiva del tempo lineare della scrittura dell'Onegin; b) dalla prospettiva del tempo della lettura, ovvero alla possibile ricezione del lettore del testo definitivo (come oggi lo conosciamo a partire dalle prime edizioni complete del 1833 e del 1837).
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