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‘Of Mice and Poets’. Callimaco e Virgilio in Orazio, sat. II 6
Graverini, Luca
2013
Abstract
La Satira II 6 di Orazio contiene alcuni sottili riferimenti a passi importanti degli Aitia
callimachei e delle Bucoliche virgiliane. Questi riferimenti sono attivi anche nei versi
finali della satira dove il topo di campagna saluta il topo di città, e danno alla conclusione
della anilis fabella di Cervio un significato non solo etico, ma anche metapoetico.
Il rapporto di Orazio con i suoi predecessori è trattato con ironia e auto-ironia, e non
implica un’adesione totale ai loro principi poetici.
Horace’s Satire II 6 contains a few subtle references to important passages of Callimachus’
Aitia and Vergil’s Eclogues. These references also occur in the two final verses
of the Satire where the country mouse says farewell to the city mouse; they provide the
ending of Cervius’ anilis fabella with a meaning that is not only ethical, but also metapoetical.
Horace’s relationship with his predecessors and models is treated with irony and
self-irony, and does not imply a total acceptance of their poetic stances.
Series
Incontri triestini di Filologia Classica
11
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Luca Graverini, ‘Of Mice and Poets’. Callimaco e Virgilio in Orazio, sat. II 6, in Incontri di Filologia Classica XI – 2011/2012, pp 151-170.
Languages
it
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