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Torua Erinys: fantasivai de la colère et des Érinyes dans le De ira et les tragédies de Sénèque
2006-08-22T07:24:22Z
Abstract
In ogni libro del suo De ira, Seneca sviluppa una descriptio-ecphrasis di un uomo adirato (I 1; II 35; III 4). Notando somiglianze e differenze tra questi testi, si analizzeranno i significati letterari usati per assicurare che il discorso dia origine a una phantasia o uisio: accumulazione di dettagli realistici e similitudini. La seconda descriptio, più complessa, è chiaramente distinguibile dalle altre due perché Seneca qui impiega immagini prese in prestito dalla mitologia e raffigura la personificazione dell’Ira. Si può quindi osservare come da una parte i testi del filosofo Seneca basino l’evocazione di questi personaggi su scene tragiche e epiche, e come, dall’altra, le tragedie di Seneca il drammaturgo tentino di limitare la natura capricciosa di queste storie poetiche, scegliendo di descrivere le Erinni nella maniera più esplicitamente simbolica, e più coerente con le manifestazioni fisiche della passione che le guida; perciò egli le mostra per creare e rappresentare in maniera specifica l’ira.