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Alta Velocità Ferroviaria e concorrenza modale: il caso del trasporto regionale campano
Parola, Francesco
Vitale, Alfonso
2014-01-13
Abstract
In termini di mentalità, know-how e tecnologia, il sistema ferroviario italiano non è inferiore a nazioni prestigiose quali il Giappone o la Francia ma, in termini di realizzazione di nuove linee veloci, il nostro paese è piuttosto in ritardo rispetto al resto d’Europa. Basti pensare che la Francia, nonostante abbia inaugurato con 5 anni di ritardo rispetto all’Italia la prima linea ad alta velocità, è riuscita ad avere la nostra attuale estensione della rete AV con ben10 anni di anticipo! Con l’avvento del primo vettore passeggeri ad alta velocità in concorrenza a Trenitalia (2011), il processo di liberalizzazione verrà attuato in modo “quasi” sostanziale anche in questo comparto del trasporto ferroviario. Il percorso verso la liberalizzazione è stato tuttavia lungo e a tratti complesso. Tra le direttive CEE che hanno permesso questo processo, vanno ricordate la n. 440 del 29 luglio 1991, con la quale si voleva incidere sull’assetto organizzativo delle Imprese Ferroviarie (IF) degli Stati membri e si individuavano spazi adeguati per il lancio di un’effettiva liberalizzazione del trasporto ferroviario, riconoscendo alle associazioni internazionali di IF il diritto di accesso e di transito12 negli Stati membri di tali associazioni in relazione a tutte le tipologie di servizi: trasporto internazionale passeggeri e merci, sia tradizionale che combinato.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Francesco Parola, Alfonso Vitale , "Alta Velocità Ferroviaria e concorrenza modale: il caso del trasporto regionale campano", in: Trasporti. Diritto, economia, politica, 110 (2010), pp. 107-102
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