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Lo shipping e la portualità nel Mediterraneo: opportunità e sfide per l’Italia
Buonfanti, Arianna
2013
Abstract
Scopo di questo paper è delineare l’andamento e i possibili futuri scenari logistici nel Mediterraneo, che non si limita più ad essere un’area di transito per i flussi internazionali di merci che da Est sono diretti ad Ovest ma sta diventando una regione di scambio autonoma per effetto dell’aumento dei flussi intramediterranei dovuta allo sviluppo dei Paesi della Sponda Sud-Est. In questo contesto, chiare appaiono le potenzialità di sviluppo dei Paesi europei che si affacciano sul bacino e, in particolare dell’Italia, che vanta oltre ad un posizionamento geografico favorevole che le consente di intercettare oltre il 30% del traffico internazionale in transito, anche consolidati rapporti commerciali con i Paesi dell’area Med dei quali è il 1° partner nell’UE 27 in termini di import-export.
Il lavoro si propone di effettuare un’analisi della logistica e delle sue prospettive nei Paesi della Sponda Sud, associando un approfondimento della domanda, strettamente collegata agli importanti flussi marittimi di merci che attraversano il bacino, con quello dell’offerta, in termini di infrastrutture portuali destinate ad accogliere quelle merci. Ci si è focalizzati sull’aspetto del trasporto su nave essendo la “logistica marittima” a nostro avviso il driver più importante nelle relazioni economiche tra il nostro paese e questi territori.
L’analisi evidenzia l’intensificarsi delle merci che transitano nel Mediterraneo che viaggiano sulle navi che passano per il canale di Suez; anche lo Short Sea Shipping - inteso quale segmento del mercato del trasporto marittimo a corto raggio che, in ambito europeo, comprende i collegamenti via mare tra porti nazionali e internazionali nonché i servizi da e verso le isole dei Paesi dell’Europa geografica e degli altri Paesi che si affacciano sul Mar Baltico, sul Mar Nero e sul Mar Mediterraneo - ha assunto dimensioni significative.
Il paper si sofferma quindi sullo scenario competitivo dei porti con riferimento alla dimensione euro-mediterranea, evidenziando le caratteristiche e le prospettive di sviluppo degli scali nelle diverse aree in cui si suddivide il bacino. Il peso dell’economia del mare in Italia è rilevante: il Pil generato dal sistema marittimo nazionale ammonta a 39,5 miliardi di euro, pari al 2,6% del totale nazionale; importante è anche l’aspetto occupazionale, registrandosi oltre 213.000 unità di lavoro dirette. L’interscambio marittimo ammonta a circa 241 miliardi di euro, il 19,7% di questo diretto verso l’Area Med.
Il paper si conclude con alcune considerazioni relative all’ulteriore sviluppo del trasporto marittimo che potrà costituire un importante strumento per l’avvicinamento tra l’Europa comunitaria e i Paesi della Sponda meridionale e quindi per il processo di integrazione euro-mediterranea nel quale il nostro Paese potrà assolvere un ruolo da protagonista.
Series
Rivista di Economia e Politica dei Trasporti
3
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Arianna Buonfanti (2013) Lo shipping e la portualità nel Mediterraneo: opportunità e sfide per l’Italia, Rivista di Economia e Politica dei Trasporti, n. 3, art. 1.
Languages
it
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