Browse

Recent Submissions

Now showing 1 - 5 of 5
  • Publication
    BollettinoAIC-150
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
      672  4904
  • Publication
    La cartografia storica tratturale per lo studio dei paesaggi della transumanza. Un caso di studio
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Sarno, Emilio
    Il contributo focalizza l’importanza delle reintegre e degli atlanti tratturali prodotti presso la Dogana di Foggia, dal XVII al XIX secolo, per l’analisi della rete tratturale e dei paesaggi tipici della transumanza. Infatti, tramite lo studio delle carte, elaborate tra XVIII e XIX secolo e dedicate al Pescasseroli-Candela, si mostra come venissero rappresentati il paesaggio tratturale e la relazione di quest’ultimo con la trama territoriale. Inoltre, è utile la comparazione cartografica per conoscere i cambiamenti che intercorrono tra XVIII e XIX secolo, in modo particolare nell’analisi della relazione che si instaura tra il percorso tratturale e lo sviluppo urbano di Isernia. Il caso di studio è così emblematico da palesare quanto il patrimonio tratturale sia significativo per riscoprire paesaggi sbiaditi dal tempo e per focalizzare le tecniche utilizzate per la loro rappresentazione, al punto da imporsi come bene culturale. In ultimo, si chiarisce anche la relazione tra la cartografia storica tratturale e la cartografia digitale.
      1245  10604
  • Publication
    Gli albori della cartografia geologica italiana all’Esposizione Universale di Parigi del 1878
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Console, Fabiana
    ;
    Pantaloni, Marco
    L’esposizione Universale di Parigi del 1878 rappresentò un momento fondamentale per la geologia italiana. Solo pochi anni prima, immediatamente dopo l’unificazione del Paese, erano state istituite le strutture tecnico-scientifiche di riferimento nazionale per questa disciplina: nel 1867 venne fondato il Regio Comitato geologico e qualche anno più tardi, nel 1873, il Regio Ufficio geologico. Il primo aveva il compito di coordinare l’attività di realizzazione della cartografiageologica a copertura del territorio nazionale, che doveva essere materialmente effettuata dai geologi e ingegneri rilevatori dell’Ufficio geologico, posto allora alle dipendenze del Corpo Reale delle Miniere del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio. L’Ufficio geologico presentò all’Esposizione Universale di Parigi una serie di carte geologiche e tematiche, sia a scala di dettaglio che di sintesi, insieme ad una serie di lavori cartografici realizzati, in proprio, da diversi Autori. A questa serie di prodotti, che rappresentava il meglio della produzione cartografica in ambito geologico del nostro Paese, venne riconosciuto un elevato valore tecnico-scientifico e fu oggetto di numerosi premi e riconoscimenti Oltre alle premiazioni ufficiali decretate dalla giuria dell’Esposizione,un riconoscimento meno evidente, ma per la comunità dei geologi sicuramente più importante, fu l’assegnazione all’Italia dell’organizzazione del II Congresso Internazionale di Geologia, che si svolse poi a Bologna nel 1881
      1760  2805
  • Publication
    Applicazioni GIS per l’analisi dell’urbanizzazione nella provincia di Napoli. Un’analisi multitemporale in aree esposte a elevato rischio vulcanico
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Pesaresi, Cristiano
    ;
    Marta, Miriam
    Il presente lavoro si colloca all’interno di due progetti finalizzati alla definizione di modelli e applicazioni GIS per le analisi geografiche di rischio vulcanico in aree fortemente esposte, dove i danni potenziali potrebbero acquisire connotati di drammaticità a causa degli elevati livelli di urbanizzazione e della concomitanza di componenti socio- demografiche, economiche e storico-culturali di assoluto rilievo, come nel caso della provincia di Napoli. Per fornire uno spaccato d’insieme, atto a evidenziare i progressi raggiunti nelle analisi di pericolosità e rischio vulcanico con il supporto dei GIS, viene effettuata una disamina di numerosi studi condotti nell’ultimo quindicennio a livello internazionale, con particolare riferimento all’area vesuviana e a quella flegrea. Successivamente, si propone un’analisi cartografica dell’urbanizzazione della provincia di Napoli e un’analisi diacronica del consumo di suolo registrato negli ultimi venti anni. Le elaborazioni prodotte permettono di quantificare ed evidenziare la considerevole artificializzazione dell’area vesuviana e flegrea, una delle più alte in Italia, che rappresenta un fattore di complessità e criticità nella gestione del rischio. Inoltre la crescita delle superfici artificiali non accenna a diminuire, soprattutto a danno di quelle agricole, come dimostra l’analisi evolutiva dell’uso del suolo nel periodo 1990-2009. In un territorio dagli equilibri così precari, dove gli spazi risultano congestionati e i livelli di rischio vulcanico assai elevati, il contenimento dello sprawl urbano e del consumo di suolo rappresentano una stringente necessità e l’applicazione GIS qui proposta fornisce elementi di dettaglio ed elaborazioni di sintesi
      1634  2564
  • Publication
    Stime quantitative e un primo studio cartografico delle seconde residenze nel processo di litoralizzazione della fascia costiera del Nord-Est della Sardegna
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Battino, Silvia
    Il turismo, divenuto un vero e proprio fenomeno sociale, ha richiesto sempre più disponibilità di risorse ambientali. L’industria turistica, così, risulta essere una delle principali attività economiche che contribuisce significativamente alle trasformazioni del paesaggio, normalmente, poi, di quello più attraente. Nell’isola mediterranea di Sardegna, in questi ultimi cinquant’anni, la crescente domanda di turismo balneare, ha messo a dura prova alcuni suoi spazi costieri per la rilevante presenza di strutture ricettive, pararicettive e ricreative. Una urbanizzazione eccessiva, quindi, a cui ha contribuito in modo rilevante la presenza di abitazioni private destinate alle vacanze. Il presente lavoro, dopo una disamina introduttiva sulla valenza geografica del fenomeno delle seconde case, ha considerato lo stesso in un’ottica quantitativa in Gallura, regione storica del nord-est della Sardegna, dove particolarmente importanti sono la domanda e l’offerta del turismo. Infine, la distribuzione dei luoghi più significativi per la presenza di queste abitazioni temporanee è stata osservata utilizzando la cartografia digitale, mentre il processo di urbanizzazione del litorale è stato studiato, con alcune esemplificazioni, nella sua evoluzione storica con il sussidio di ortofoto della Regione Sardegna.
      1273  2031