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Iscrizioni e marchi di lavorazione su marmo in età tardoantica: tipologie e funzioni
Marsili, Giulia
2016
Abstract
Le sigle di lavorazione su marmo rappresentano una categoria epigrafica particolare, che fatica ancora a trovare una precisa collocazione tipologica. Si tratta di iscrizioni a carattere funzionale, realizzate da maestranze e funzionari sulla superficie di manufatti lapidei di varia tipologia, al fine di trasmettere informazioni tecniche ed amministrative in relazione alle diverse fasi del cantiere edilizio. Uno studio diacronico e comparativo di tali evidenze ha permesso di mettere a punto una classificazione tipologica, basata sulla valutazione del luogo e del momento di realizzazione dei documenti epigrafici. Si riconoscono sigle di cava - tra cui si annoverano sigle di controllo, assemblaggio/posizionamento, destinazione/committenza -, sigle di stoccaggio e sigle di officina marmoraria. Attraverso alcuni casi-studio vengono analizzati la morfologia e le caratteristiche, nonché il significato e il funzionamento di tali marchi epigrafici nell'ambito del processo produttivo e costruttivo. Documenti di questo tipo possono rivelarsi indicatori privilegiati per la comprensione di numerosi aspetti tecnici, sociali e culturali del cantiere edilizio nell'antichità.
This paper deals with a particular category of inscriptions - masons' marks on marble items -, and aims to bring both an epigraphical and an archaeological perspective to the study of this type of documents. These epigraphic signs generally consist of inscriptions composed of single or multiple Latin or Greek letters, carved by officials and workers during the productive process. Throughout the Roman Imperial Period, they were used in the whole Empire and they pertained to the category of quarry marks, long labels especially recurring on colored marble blocks dispatched from Imperial quarries. Around the middle of the 3rd century, this epigraphic system completely disappears, reflecting a substantial change occurred in the quarry administration and in the organization of the building sites. From the 5th century, they re-appear in Mediterranean contexts in the form of simple letters, abbreviated names or monograms recurring with high frequency on marble architectural decoration and liturgical church-furniture. A huge amount of marks comes from all over the Mediterranean and shows the existence of a shared knowledge across regional borders. A typological classification is essential in order to provide a correct understanding of marks and their meaning and operating principles. This typo-chronological classification is based on chrono-contextual criteria, by focusing on the moment and the place of carving, and by a comparative analysis of marks. With such a contextualization, each kind of mark may provide original and precious information about the spread of artisanal practices in clifferent cultural and geographic contexts.
Journal
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Giulia Marsili, “Iscrizioni e marchi di lavorazione su marmo in età tardoantica: tipologie e funzioni” in: “Antichità Altoadriatiche LXXXIII (2016). Instrumenta inscripta VI”, EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2016, pp. 529-553
Languages
it