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Il banchetto e la caccia su due mosaici pavimentali di Oderzo fra tradizione iconografica e autorappresentazione
Braconi, Matteo
2016
Abstract
I frammenti musivi conservati nelle sale del Museo Archeologico Eno Bellis di Oderzo, provenienti da una domus rinvenuta proprio nel cuore della città, rappresentano una testimonianza iconografica fondamentale per comprendere, intanto, le modalità con cui, nel corso della Tarda Antichità, si sviluppa in ambito italico uno specifico repertorio di immagini, destinate alla decorazione degli ambienti delle domus e delle villa.e del tempo. Allo stesso modo, i mosaici in esame consentono di osservare da vicino la simbiosi figurativa che si instaura, proprio e specialmente in ambito domestico, tra i temi del banchetto e quelli della caccia, secondo un fenomeno riscontrabile nei più disparati contesti artistici. I mosaici di Oderzo si inseriscono coerentemente nel giro delle esperienze figurative del mondo tardoantico, immettendosi nel grande filone aulico dell'autorappresentazione dei ceti medio-alti che compongono la societas romana dell'estrema antichità, quando si concepiscono dei veri e propri cicli iconografici in cui il dominus e la domina, i potentiores e i loro servi, si fanno immortalare su!Je pareti e sui pavimenti delle loro residenze urbane ed extra-urbane, colti nel pieno delle loro attività cinegetiche; fotografati nell'attimo del bagno e della toeletta personale; immortalati nell'istante in cui amministrano i propri beni e i propri fondi, all'apice di una scalata sociale che viene proclamata proprio per mezzo di questi sofisticati impianti decorativi.
The mosaic fragments preserved at the rooms of the Archaeological Museum Eno Bellis situated in Oderzo, derived from a domus directly found in the heart of the city, represent a funclamental iconographic evidence in order to comprehend, in the first instance, the ways through which, in the Late Antiquity, a specific repertory of images - intended to decorate the spaces of the domus and of the villae of the time - is developed in the Italic area. Similarly, the mosaics uncler examination give insight into the figurative symbiosis which is established - precisely and especially in the clomestic sphere - between the banquet theme ancl the hunting one, according to a phenomenon which is observable into the most diverse contexts. The mosaics of Oderzo coherently fall within the figurative experiences typical of the Late Antiquity world, penetrating the great noble tradition of the midclle classes self-representation composing the societas romanas of the latest Antiquity. Real iconographic series can be traced when the dominus and the domina, as well as the potentiores and their slaves are immortalized on the walls and on the floors of their urban and extra-urban residences, captured in the midst of their hunting activities; photographed in the very moment of the bath or of the personal toilet; immortalized in the moment of their own goods and funds administration, when they were at the apex of a social climbing which is proclaimecl through these sophisticated decorative systems.
Journal
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Matteo Braconi, “Il banchetto e la caccia su due mosaici pavimentali di Oderzo fra tradizione iconografica e autorappresentazione” in: “Antichità Altoadriatiche LXXXIV (2016). L'alimentazione nell'antichità”, EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2016, pp. 281-303
Languages
it